intolleranze alimentari

L’intolleranza alimentare è una reazione avversa dell’organismo, ad un alimento introdotto per un periodo prolungato, non mediata dal sistema immunitario come invece avviene per le allergie.

I sintomi connessi alle intolleranze alimentari sono abbastanza variabili; i quadri che manifestano sono: disturbi gastrointestinali, reflusso gastroesofageo, gonfiore addominale, meteorismo, difficoltà digestive, nausea, dermatiti, orticaria, acne, psoriasi, dolori muscolari e articolari, infiam-mazioni muscolo-tendinee, emicrania, cefalea, difficoltà respiratorie, asma, tosse, rinite, sinusite, palpitazioni, ipertensione, extra-sistole, infiammazioni uro-genitali, cistiti, problemi di concentrazione, sbalzi di umore, attacchi di panico, unghia fragili, caduta di capelli.
Quando presente, una intolleranza alimentare si manifesta con vari gradi, dal più lieve (GRADO 1) al più acuto (GRADO 3).

L’approccio da seguire, per eliminare l’intolleranza e riportare l’organismo ad una situazione di equilibrio, sarà quello di escludere gli alimenti positivi, per una durata di tempo di esclusione variabile in base al grado di positività.
In questo modo verrà eliminato lo stato infiammatorio generalizzato, dovuto all’intolleranza stessa, con un rapido e progressivo miglioramento della sintomatologia, riportando l’organismo ad uno stato di benessere psico-fisico.
Ci sembra utile sottolineare la differenza esistente tra allergia ed intolleranza, termini spesso confusi ed utilizzati a volte come se fossero sinonimi.

Le allergie alimentari sono reazioni solitamente immediate, compaiono nel giro di pochi minuti o, al massimo, qualche ora dall’ingestione del cibo incriminato, coinvolgono il sistema immunitario, in particolare le Ig E, secondo la via classica della allergia e possono scatenare reazioni violente fino allo shock anafilattico. La genetica gioca un ruolo importante nella manifestazione di tutte le allergie alimentari.

Le intolleranze alimentari, invece, rappresentano una via alternativa alle reazioni allergiche classiche: la reazione è di tipo cellulare, hanno un esordio più lento, sono associate a uno stimolo alimentare ripetuto nel tempo, sono legate al superamento di un “livello soglia” e provocano i disturbi sopra descritti con una intensità variabile a seconda del grado di intolleranza.

Nelle intolleranze sono chiamati in causa come fattori scatenanti, non genetici, le diete squilibrate, le alterazioni del microbiota intestinale, lo stress psico-fisico prolungato.
La medicina moderna ha tutti gli strumenti per distinguere tra un’allergia alimentare e un’intolleranza.